COUP DE CHANCE
Jean e Fanny formano una coppia apparentemente ben assortita. Hanno un lavoro redditizio, vivono in un quartiere elegante di Parigi e sembrano innamorati come all'inizio della loro relazione. Di lui si mormora che abbia uno scheletro nell'armadio sul piano professionale. Lei invece inizia a provare un senso di colpa che si unisce alla passione che sente nascere per un compagno di liceo incontrato un giorno in modo casuale. Woody Allen torna in una Parigi autunnale per proporci una sintesi dei temi che più lo hanno interessato nel corso degli anni e che ancora gli offrono materia di riflessione. Lasciatisi alle spalle Un giorno di pioggia a New York dove i ventenni parlavano come anziani intellettuali e il cinefilo Rifkin's Festival Woody affronta nuovamente il tema che più lo affascina: le dinamiche di coppia e il rapporto tra la fredda razionalità (anche se mascherata da sentimentalismo) e il flusso dei sentimenti veri. Fanny ama realmente il suo secondo marito anche se il dubbio di essere per lui la moglie trofeo da esibire in società non ha mancato di sfiorare la sua mente. Mentre lui ha un rapporto con il denaro che lo porta ad affermare che non si è mai troppo ricchi, lei ai benestanti vende opere d'arte in una prestigiosa casa d'aste. Tutto va bene finché 'il caso' non mette letteralmente sulla sua strada Alain, un compagno di liceo, ora scrittore, da sempre innamorato di lei senza averglielo mai rivelato. Da questo momento Woody si diverte a lavorare su due termini che, fin dal tempo del teatro greco, attraversano la vita degli esseri umani e la sua rappresentazione scenica. Si tratta di due termini che la lingua francese con cui gli interpreti si esprimono sa distinguere con sottigliezza. Lo ha fatto nel passato Claude Lelouch intitolando un suo film "Hasard ou coincidences". Il caso, la coincidenza può trasformarsi in un rischio? Woody pensa di sì ma ritiene anche che si tratti di un'opportunità. Ricorda, fin dai tempi di Match Point, che in fondo tutti noi siamo in balia di questi due elementi a cui aggiunge una riflessione che porta, ancora una volta, con sé sin dall'età giovanile e dalla passione per Dostoevski.
- Durata: 110 min